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Il volume ha il proposito di rappresentare a larghi tratti lo sviluppo della poesia dialettale italiana, partendo dal momento in cui fu chiara ai vari autori la distinzione tra poesia scritta nel proprio volgare e letteratura dialettale riflessa, secondo la definizione datane da Croce.
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Momento che può situarsi variamente, a seconda delle situazioni storiche locali, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Seicento. In questo arco di tempo, la Toscana, e in partiolare Firenze, esercita un ruolo particolare: il suo volgare da espressione regionale passa ad essere una lilngua nazionale, rafforzandosi sempre di più nell'Ottocento.