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L’Autore si chiede “quale Michele è quello vero?”, ammesso che ce ne possa essere solo uno; e l’unica maniera per saperlo è interrogare direttamente le fonti. Così si scopre che Michele era sia il guerriero dell’iconografia dominante, sia il guaritore e lo psicopompo dell’iconografia più antica, sia molto altro ancora.
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Il Michele che emerge dalla lettura dei testi antichi è una figura complessa e sinfonica. Con questo libro abbiamo voluto mettere a disposizione del pubblico un ritratto più ricco dell’arcangelo Michele. Un’opera dunque impegnativa ma necessaria, di ricostruzione della figura di un angelo che la tradizione e il culto hanno forse semplificato ma che si costituisce attraverso una complessità essenziale alla sua rappresentazione.