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L'Inghilterra del XVIII secolo non è solo il luogo della nascita e degli sviluppi di un fortunato genere letterario, il romanzo, ma è anche il teatro di profondi rivolgimenti di costume che formano un diverso pubblico di lettori.
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Quest'opera ormai classica di Ian Watt, che stila un'analisi a metà tra letteratura, sociologia e storia del costume, spiega come il nuovo pubblico influenzò l'evoluzione e la fortuna delle tecniche romanzesche. Efficacissimo ritratto della cultura e della società inglese del Settecento, il libro esplora la nascita del romanzo (Defoe, Richardson e Fielding) quale tipico prodotto della società borghese, seguendone da vicino gli albori, i fasti e la decadenza. Il volume contiene un'appendice di Watt che a distanza di anni entra nei merito delle critiche e delle polemiche sull'argomento. Completa il libro uno stimolante commento del curatore Luigi Del Grosso Destreri dal titolo "Cultura borghese e cultura popolare".