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Raimon Vidal, catalano di nascita, fu trovatore provenzale, attivo fra la fine del XII e i primi anni del XIII secolo presso varie corti occitaniche e alla corte di Barcellona, con Pietro il Grande. Il Castia-Gilos (Castiga gelosi) è tra le pochissime opere di narrativa breve provenzale che ci sia pervenuto.
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Il Castia-Gilos è il romanzo di una gelosia infondata, narrata a corte da un giullare, che debitamente punita, si placa proprio quando i timori che l'avevano scatenata sono divenuti concreta realtà. La novella di Raimond Vidal applica al contrario la tecnica del racconto nel racconto, intervenire all'inizio e alla fine la voce di un "io narrante" che si identifica con l'autore, e che formula la cornice entro la quale il giullare, narratore inseriva il proprio racconto che contiene un insegnamento determinante nel quadro della cultura trobadorica: il rifiuto, anzi, la condanna della "gelosia".