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Sepolte nei cassetti per più di 80 anni, rispuntano le poesie inedite di Graziano Fiore – il figlio più giovane dell’umanista Tommaso Fiore – scritte poco prima della sua tragica fine avvenuta a Bari il 28 luglio 1943, per mano dei fascisti in preda a disperazione e risentimenti dopo il pronunciamento del Gran Consiglio e la successiva deposizione del Duce da parte del Re Vittorio Emanuele III.
[...] Un documento storico straordinario, recuperato negli archivi dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, messo a disposizione da Teresa Fiore (Teta) la sorella più piccola di Graziano e raccolte insieme ad altre riflessioni storiche da Paolo Comentale, in “Graziano Fiore poeta gentile”. “Sono 22 i componimenti recuperati da un lungo oblio, scritti con inedita forza poetica dal giovanissimo figlio di Tommaso Fiore: Graziano, pochi giorni prima di essere ucciso a 18 anni, per mano fascista, durante l’eccidio del 28 luglio 1943 a via Niccolò dell’Arca a Bari. Una pagina importante nella storia del nostro Paese – sottolinea Comentale – per affermare ancora una volta il valore della Liberà e della Pace”.