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Il fascismo ha segnato profondamente Roma, che con le trasformazioni urbanistiche volute da Mussolini divenne la "vetrina" del regime, palcoscenico ideale per le grandi manifestazioni di massa, tutte protese all'esaltazione del mito della romanità reinterpretato dai nuovi militi della nazione.
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Al di là della politica mussoliniana per rendere visibile la realtà del regime, esiste però un altro aspetto della presenza fascista a Roma a lungo sottovalutato: il ruolo svolto dal PNF per conquistare la capitale. Sulla base di una ricca documentazione archivistica e della stampa coeva, il libro segue questo processo di conquista, dalla nascita in occasione del congresso all'Augusteo nel novembre 1931 al suo epilogo.