Taranto, Biblioteca Pietro AcclavioTaranto, Biblioteca Pietro AcclavioTaranto, Biblioteca Pietro AcclavioTrani, Biblioteca Giovanni BovioTrani, Biblioteca Giovanni BovioFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaBrindisi, MediaportoLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniUniversità di Foggia, Biblioteca di Area UmanisticaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area UmanisticaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area GiuridicaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area EconomicaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area Economica
La lezione dell’Umanesimo è oggi particolarmente attuale, e questo accade per un motivo preciso: alla radice, esso è sempre stato un’interrogazione sulla condizione dell’uomo, sul suo destino, specie in tempi di crisi e di trasformazione; tempi simili a quelli attuali, oggi che stanno cadendo gli architravi del vecchio mondo e non sappiamo che lineamenti avrà ciò che sta faticosamente nascendo.
[...]
Il problema dell’uomo e del suo destino ridiventa così centrale per tutti. Questo libro vuole essere, piuttosto che un’indagine storica, in primo luogo una proposta filosofica, imperniata su un problema preciso: è possibile oggi, dopo la fine della ‘ideologia umanistica’, un nuovo Umanesimo, un nuovo Rinascimento? I testi dei grandi pensatori dell’Umanesimo e del Rinascimento selezionati e raccolti dall’autore sono strettamente connessi e intendono, in maniera congiunta, cercare di rispondere a questa domanda. Guardando i grandi autori del passato da una diversa distanza, appaiono con chiarezza i tratti profondamente drammatici e coinvolgenti della loro meditazione sulla condizione umana, in un mondo tanto rovesciato da rendere ardua la stessa riflessione sulla possibilità della giustizia umana e divina. Emergono in queste pagine tratti dell’esperienza umanistica e rinascimentale poco conosciuti o addirittura ignoti: la visione dell’uomo come giocattolo nelle mani degli dei, la concezione del mondo come teatro, la funzione della maschera, l’esercizio della dissimulazione, l’immagine come nuova chiave di accesso alla verità, la renovatio mundi, il nesso tra autobiografia e filosofia, la ricerca di un nuovo significato dell’uomo nell’universo infinito, la funzione della praxis.