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Domenico Soriano è furioso: Filumena Marturano, la donna che venticinque anni prima ha tolto dalla "casa di tolleranza", ha finto di essere in punto di morte per farsi sposare, impedendogli di unirsi in matrimonio con un'altra.
[...]
Quando poi Filumena gli rivela di aver tre figli grandi e di volere per loro il suo cognome, Soriano, l'uomo si rivolge a un avvocato; e la legge gli dà ragione: quell'unione, estorta con l'inganno, non è valida. Nemmeno la legge però può impedire a Filumena di far sapere ai propri figli chi è e da dove viene, e di rivelare a Domenico che uno di quei tre è nato da lui. In preda a un'inquietudine nuova, l'uomo fa di tutto per scoprire quale sia suo figlio, ma infine rispetta il segreto di Filumena, la sposa -questa volta sul serio- e legittima tutti e tre i ragazzi: " 'E figlie so' ffiglie! E so' tutte eguale".