Taranto, Biblioteca Pietro AcclavioTaranto, Biblioteca Pietro AcclavioTaranto, Biblioteca Pietro AcclavioTrani, Biblioteca Giovanni BovioTrani, Biblioteca Giovanni BovioFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaFoggia, Biblioteca la Magna CapitanaBrindisi, MediaportoLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniLecce, Biblioteca N. BernardiniUniversità di Foggia, Biblioteca di Area UmanisticaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area UmanisticaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area GiuridicaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area EconomicaUniversità di Foggia, Biblioteca di Area Economica
L’avventura del “viaggio di conoscenza” negli anni Cinquanta del secolo scorso, a partire da Alan Lomax e dal suo “viaggio in Italia” con Diego Carpitella, per seguire le tracce di altri grandi viaggiatori, anch’essi curiosi e incantati, nell’Europa di allora: Pier Paolo Pasolini, Guido Piovene, Patrick Leigh Fermor, Constantine Manos, Mario Soldati, Ernesto de Martino, Ingeborg Bachmann e Italo Calvino. In quegli stessi anni la radiofonia imponeva una nuova presenza culturale, con vicende e imprese oggi quasi incredibili, nella stretta integrazione con la ricerca e nella costante diffusione delle registrazioni effettuate sul terreno, all’interno del palinsesto quotidiano. Tirata al traino da quei viaggi e da quelle rilevazioni, la nascente etnomusicologia italiana muoveva i suoi primi passi, impegnandosi in una più convincente definizione del proprio oggetto di studio e degli strumenti più appropriati per una sua adeguata valutazione critica.