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Scritta in tre atti per la compagnia di Vincenzo Scarpetta e rielaborata in due per il Teatro Umoristico, Ditegli sempre di sì è incentrata sugli equivoci provocati da Michele Murri, un pazzo creduto sano.
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Dimesso dal manicomio, ma ancora afflitto da un persistente disturbo che lo porta a non intendere il senso metaforico del linguaggio e a prendere tutto alla lettera, Michele diventa la vittima predestinata di Luigi Strada, un sedicente poeta/attore che non perde occasione per esibire le proprie virtù declamatorie. Dopo un pranzo funestato da poesie cimiteriali, corone mortuarie e ogni genere di incidenti, la follia di Michele si riaccende e diventa persecutoria.