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Ci sono molte situazioni in cui, anche come educatori, ci troviamo in difficoltà. Ci sembra di essere continuamente chiamati a risolvere problemi. E dalla formazione ci attendiamo soluzioni. Magari qualcuno ce le promette già pronte, come in un bel ricettario.
Non c'è da credergli.
Può andar bene solo per problemi semplici, troppo semplici.
[...]
Per applicare la
soluzione, si rischia di semplificare troppo il problema. E poi scoprire, spesso
tardi, che la "soluzione" era parte del "problema" e che anzi ormai è divenuta
essa stessa il problema.
I problemi reali più frequenti, infatti, sono dilemmi. Quando entrambe le
possibilità possono essere simultaneamente vere o false. Ti trovi in un doppio
vincolo che può paralizzarti, perché non sai cosa scegliere. La situazione è
paradossale.
Se cerchi di uscirne con la logica e il ragionamento ti troverai sempre più
incastrato. Puoi imparare, invece, a giocarci sopra, superando la falsa
alternativa: perché il problema non sta nella risposta, ma nella domanda.
Allora servono un contesto e un gioco. Roba da grandi, insomma.
Questo libro è una guida agile, densa eppure indispensabile, per formatori.
Perché, solo giocando, possano sperimentare come il gioco costituisca uno
strumento potente e sicuramente tra i più efficaci per indagare il conflitto
e apprendere inedite modalità di comunicazione e cooperazione.