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11 febbraio 2004. Dal carcere di Regina Coeli, dov'è stato appena rinchiuso per l'ordinanza di custodia cautelare emessa in seguito al crack Cirio, Sergio Cragnotti inizia a raccontarsi. Il patron della Lazio campione d'Italia che solo quattro anni prima veniva portato in trionfo da giocatori e tifosi non esiste più.
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Al suo posto c'è un uomo sconfitto e umiliato, che ha avuto tutto e ha perso tutto, e che ora segue a ritroso il filo dei ricordi come a rimpossessarsi della sua storia. Dal primo impiego come contabile alla Bombrini Parodi Delfino all'avventura in Brasile negli anni Settanta, fino al decisivo incontro con Serafino Ferruzzi e Raul Gardini, la carriera di Cragnotti è un cammino lastricato di successi che lo porterà a recitare un ruolo da protagonista nella stagione del grande polo chimico italiano e a controllare, con Cirio e Del Monte, un impero agroalimentare. Con questo memoir, viaggiamo alla scoperta di un'avventura che trapassa i decenni con la forza di un romanzo. Il "romanzo vero" di un ragazzo appartenente alla "generazione nata sotto le bombe", pressato dalla necessità di costruirsi il futuro dopo che il passato è rimasto tra le macerie della guerra. Il romanzo vero, soprattutto, di quel ragazzo che ha venduto la Standa a Berlusconi; si è guardato in cagnesco con l'onnipresente Cuccia per il controllo della Montedison, è stato seduto davanti ad Antonio Di Pietro, ha stretto amicizia con Cesare Geronzi.
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Biblioteca comunale di Rocchetta Sant' Antonio "Giovanni Libertazzi"