BIBLIOTECA COMUNALE DI OSTUNI
Indirizzo
VIA FRANCESCO RODIO 172017 OSTUNI
Contatti
Tel.: 0831/307503
E-Mail: biblioteca@comune.ostuni.br.it
Orario di apertura
La biblioteca è aperta
-
Orario unico
dal 01/01/2024 al 31/12/2024
lunedì 09:00 / 19:00 martedì 09:00 / 19:00 mercoledì 09:00 / 19:00 giovedì 09:00 / 19:00 venerdì 09:00 / 19:00 sabato chiuso domenica chiuso
Altre informazioni
La biblioteca comunale di Ostuni fu fondata nell’aprile del 1868, quando il Consiglio
Comunale decise di concentrare in un’unica istituzione pubblica le biblioteche
provenienti dai monasteri soppressi dei Carmelitani, dei Riformati, dei Cappuccini e dei
Francescani conventuali. Successivamente, nel 1871, lo stesso Consiglio Comunale
ritenne di dover integrare quella biblioteca con l’istituzione di una biblioteca popolare
circolante, destinata prevalentemente agli studenti del Ginnasio-convitto, nell’ambito
del programma degli interventi per l’istruzione pubblica incentivati nella Provincia di
Terra d’Otranto nei primi anni successivi all’Unità d’Italia.
Primo bibliotecario ad essere nominato fu Francesco Tamborrino, che esercitò il ruolo
dal 1872 al 1894.
Fino alla fine del secolo XIX la biblioteca, sistemata nei locali del Seminario che nel
frattempo erano stati acquisiti al patrimonio comunale, fu molto attiva nella società
ostunese.
Meno brillante fu il periodo successivo al suo trasferimento presso il convento dei PP.
Riformati, ove funzionavano il Ginnasio e la scuola elementare; in tale contesto la
biblioteca fu affidata ai docenti.
Negli anni Trenta l’intervento energico della Soprintendenza Bibliografica consentì la
sua rinascita con l’arricchimento del patrimonio bibliografico, grazie anche ai
contributi ministeriali, nonché con l’intensificarsi della sua attività svolta nell’ambito
del Ginnasio e del Liceo Classico, quest’ultimo istituito nel frattempo.
Nefaste per la vita della biblioteca furono le conseguenze degli eventi del secondo
conflitto mondiale, quando, nell’intento di preservare il patrimonio bibliografico dai
danni bellici, gli amministratori comunali decisero improvvidamente di murarlo in uno
scantinato nel quale l’umidità e le sfavorevoli condizioni ambientali causarono perdite
gravi e irreparabili soprattutto per i beni librari più preziosi.
I continui trasferimenti cui fu sottoposta la biblioteca fino agli anni Cinquanta
depauperarono, con dispersioni e sottrazioni, il fondo librario.
La rinascita della biblioteca avvenne grazie alla sua sistemazione, con criteri moderni
e più efficaci, nei locali del Palazzo Municipale (1959–60), prima adibiti a teatro.
L’opera più che ventennale del bibliotecario Angelo Pais diede alla biblioteca la sua
veste moderna ed un impulso notevole alla sua attività e all’arricchimento della sua
dotazione libraria.
Intitolata a Francesco Trinchera senior, figura poliedrica di intellettuale ostunese e
primo Soprintendente del Grande Archivio di Napoli nell’Italia postunitaria, la
biblioteca si sviluppò in maniera talmente vertiginosa da richiedere, sin dagli anni
Settanta, la progettazione di una nuova sede capace di soddisfare tutte le nuove
esigenze derivanti da una crescita esponenziale del suo patrimonio librario.
La nuova biblioteca, ampia e confortevole, dotata di attrezzature tecnologiche
moderne ed innovative, è stata inaugurata nel novembre 1996.
Comunale decise di concentrare in un’unica istituzione pubblica le biblioteche
provenienti dai monasteri soppressi dei Carmelitani, dei Riformati, dei Cappuccini e dei
Francescani conventuali. Successivamente, nel 1871, lo stesso Consiglio Comunale
ritenne di dover integrare quella biblioteca con l’istituzione di una biblioteca popolare
circolante, destinata prevalentemente agli studenti del Ginnasio-convitto, nell’ambito
del programma degli interventi per l’istruzione pubblica incentivati nella Provincia di
Terra d’Otranto nei primi anni successivi all’Unità d’Italia.
Primo bibliotecario ad essere nominato fu Francesco Tamborrino, che esercitò il ruolo
dal 1872 al 1894.
Fino alla fine del secolo XIX la biblioteca, sistemata nei locali del Seminario che nel
frattempo erano stati acquisiti al patrimonio comunale, fu molto attiva nella società
ostunese.
Meno brillante fu il periodo successivo al suo trasferimento presso il convento dei PP.
Riformati, ove funzionavano il Ginnasio e la scuola elementare; in tale contesto la
biblioteca fu affidata ai docenti.
Negli anni Trenta l’intervento energico della Soprintendenza Bibliografica consentì la
sua rinascita con l’arricchimento del patrimonio bibliografico, grazie anche ai
contributi ministeriali, nonché con l’intensificarsi della sua attività svolta nell’ambito
del Ginnasio e del Liceo Classico, quest’ultimo istituito nel frattempo.
Nefaste per la vita della biblioteca furono le conseguenze degli eventi del secondo
conflitto mondiale, quando, nell’intento di preservare il patrimonio bibliografico dai
danni bellici, gli amministratori comunali decisero improvvidamente di murarlo in uno
scantinato nel quale l’umidità e le sfavorevoli condizioni ambientali causarono perdite
gravi e irreparabili soprattutto per i beni librari più preziosi.
I continui trasferimenti cui fu sottoposta la biblioteca fino agli anni Cinquanta
depauperarono, con dispersioni e sottrazioni, il fondo librario.
La rinascita della biblioteca avvenne grazie alla sua sistemazione, con criteri moderni
e più efficaci, nei locali del Palazzo Municipale (1959–60), prima adibiti a teatro.
L’opera più che ventennale del bibliotecario Angelo Pais diede alla biblioteca la sua
veste moderna ed un impulso notevole alla sua attività e all’arricchimento della sua
dotazione libraria.
Intitolata a Francesco Trinchera senior, figura poliedrica di intellettuale ostunese e
primo Soprintendente del Grande Archivio di Napoli nell’Italia postunitaria, la
biblioteca si sviluppò in maniera talmente vertiginosa da richiedere, sin dagli anni
Settanta, la progettazione di una nuova sede capace di soddisfare tutte le nuove
esigenze derivanti da una crescita esponenziale del suo patrimonio librario.
La nuova biblioteca, ampia e confortevole, dotata di attrezzature tecnologiche
moderne ed innovative, è stata inaugurata nel novembre 1996.