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Taranto, Biblioteca Pietro Acclavio
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Trani, Biblioteca Giovanni Bovio
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Foggia, Biblioteca la Magna Capitana
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Lecce, Biblioteca N. Bernardini
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Università di Foggia, Biblioteca di Area Umanistica
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Università di Foggia, Biblioteca di Area Giuridica
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Università di Foggia, Biblioteca di Area Economica
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il portale delle biblioteche pugliesi

BIBLIOTECA BENEDETTINA S. PIETRO

Indirizzo

Contrada D'Agnano
72017 OSTUNI

Contatti

Altre informazioni

La “Biblioteca delle Benedettine di S. Pietro di Ostuni”  riale alla prima metà del XVI secolo. Il Fondo Antico di questo monastero permette di tracciare un quadro delle influenze esercitate all’interno dello stesso monastero (si pensi, in particolare, a quelle gesuitiche), ma anche ottenere nuove notizie sulla circolazione nell’Italia meridionale di un testo particolarmente discusso quale “La mistica città di Dio” della spagnola Maria D’Agreda.
Lo studio e la catalogazione del Fondo hanno riguardato 187 unità, di cui 159 settecentine e 28 secentine. L’allestimento delle stanze da destinare a biblioteca del monastero delle Benedettine si deve alla badessa Anna Attanasio. Prima del suo intervento, nel 1982, i circa dodicimila volumi presenti non avevano trovato un’adeguata sistemazione.
Difficile, se non impossibile, trovare notizie certe circa la nascita e i successivi sviluppi della Biblioteca. Si sa, comunque, che, negli anni Sessanta, un benedettino del monastero di S. Maria della Scala di Noci, chiese ed ottenne dalle suore ostunesi di poter portare via diverse antiche edizioni; solo successivamente ne fu chiesta la restituzione, tramite l’abate Ludovico Intini. La restituzione avvenne, però, solo in parte, perché il monaco era stato, nel frattempo, trasferito e non vi era alcun timbro o indicazione di possesso che potesse far riconoscere i libri appartenuti al monastero. Assolutamente singolare la totale assenza d’incunaboli e cinquecentine: il che risulta essere piuttosto insolito, trattandosi comunque della biblioteca di un monastero fondato nella prima metà del XVI secolo. Per questa ragione, è possibile formulare soltanto delle ipotesi per ricostruire l’iter che questi volumi hanno percorso durante i secoli. Comunque, la più antica testimonianza di possesso è stata rinvenuta su “Il cammino spirituale” dell’abate Ercole D’Aiello (1605), dove si può leggere che un tale Ferrante Bisanti era nato alle idi di luglio del 1571.
In conclusione la ricchissima Biblioteca delle Benedettine di S. Pietro riveste un fondamentale ruolo storico e culturale: un patrimonio quasi del tutto sconosciuto, fino a poco tempo fa, che adesso, però, “viene alla luce”, tornando ad essere fruibile per chiunque abbia a cuore la storia e la memoria della nostra terra.                                                        
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