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Gianfranco Rosi è andato a Lampedusa, nell'epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci piú, l'invisibile e le sue storie.
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Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si è trasferito per piú di un anno sull'isola facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine piú simbolico d'Europa raccontando i diversi destini di chi sull'isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti. Da questa immersione è nato Fuocoammare. Racconta di Samuele che ha 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda e andare a caccia. Gli piacciono i giochi di terra, anche se tutto intorno a lui parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di attraversarlo per raggiungere la sua isola. Ma non è un'isola come le altre, è Lampedusa, approdo negli ultimi 20 anni di migliaia di migranti in cerca di libertà. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le piú grandi tragedie umane dei nostri tempi.